Quantcast
Channel: Medina e Sport
Viewing all articles
Browse latest Browse all 10

Capitolo 4° - Il nervo accavallato...

$
0
0

  Dunque. Partiamo da questa affermazione e soffermiamoci in silenzio sul nesso logico: “Dottore, si, sto meglio, ma ho un nervo accavallato qui.” Il nervo??? Accavallato?????? No. Un nervo accavallato lo si puo’ vedere solo in culinaria come ci spiegano gli esperti di cucina: “L’insalata di nervetti è un a preparazioni tipica Lombarda, in special modo della città di Milano, dove in antichità, questo piatto veniva servito nelle osterie, per accompagnare un buon bicchiere di vino bianco. Il nome "nervetti" deriva dall’italianizzazione della parola dialettale  gnervitt, che in lombardo significa tendini, parte del vitello (del ginocchio o dello stinco) da cui derivano.” Il senso metafisico è che il motore dell’azione è incastrato? Non regge. Va beh, insomma semplificandoci la vita potremmo dire “Doc, sto meglio, ma ho un muscolo un po’ contratto.” Stretching! Ecco la soluzione! Stretching dei flessori, dei polpacci, del quadricipite, almeno 10-15 minuti fa bene a noi e agli altri.. Vogliamo mettere vederci con la gamba stesa sullo schienale di una panchina a dimostrare le nostre flessibilità alle anziane signore che fanno la maglia chiacchierando amenamente con le coetanee che guardano stranite pensando a quanto sia delirante il morso di una tarantola o pericoloso il virus di una malattia sub-tropicale? Diamoci un po’ di arie… siamo atleti! Passiamo parola e dimostriamo con i fatti che l’allungamento muscolare fa bene, fin quando in un mondo migliore le anziane signore faranno stretching dei polpacci, dei flessori, del gluteo e chi piu’ ne ha più ne metta…e perché no? Le vedremo sedute in meditazione, oppure a fare la capoeira e avanti cosi’, viva lo star bene!   Ho scoperto da poco una cosa oserei dire tragica: durante la maratona di NYC è vietato l’uso dell’ I –Pod .. come si farà??? Il mio Vasco deve rimenere in hotel? Mamma mia, lui non lo sa ancora, si sta preparando con me, mi canta a squarcia gola “Colpa d’Alfredo” e “Stupid Hotel” per fare un figurone il 7 novembre e…non potrà partecipare? E i ColdPlay? E il Boss? E Paolo Nutini? Uff.. Organizzo un gruppone così eterogeneo ma cosi’ armonioso quando vado a correre al Parco, ormai ben organizzato, nessuno in ritardo, nessuno litiga, nessuno che spinge, insomma io e i miei paladini siamo un gruppo cosi’ assortito.. e loro non potranno seguirmi? Dovrò dirglielo prima o poi.. “Ragazzi, smettete pure di provare voce e strumenti perché non ci potrete essere.” Chissà Gorge Orwell che mi racconta i capitoli di “1984” in lingua originale come si arrabbierà, è andato anche a scuola di dizione.. Va beh alla Maratona vorrà dire che ci cimenteremo noi- fino a quando avremo il fiato- cantando questa canzone ” Se sei felice tu lo sai batti le mani” e qui partirà un applauso lungo almeno quanto i giorni di permanenza nella Grande Mela… Si, siamo felici!   A proposito sapete perché New York è definita la Grande mela? La prima volta che venne usata la similitudine "New York - Mela" fu nel 1909 da Edward S. Martin, nel libro "The Wayfaver in New York". Nel suo saggio su New York, Martin paragona lo stato di New York ad un melo le cui radici provengono dalla valle "proletaria" del Mississippi, mentre il frutto "aristocratico" dell'albero (appunto, la "grande" mela) riceve da parte del governo un sussidio economico sproporzionato nei confronti degli altri stati dell'unione federale. Il termine venne dimenticato fino agli anni '20, quando venne riproposto dal cronista sportivo John J. Fitzgerald che sentì questo termine sulla bocca di due stallieri afroamericani, che definivano così l'ippodromo di New York. L'espressione gli piacque e la usò sul New York Morning Telegraph, riferendosi sempre all'ippodromo, riportando come per gli scommettitori di corse ai cavalli, New York fosse sicuramente il circuito ("la mela") più ambito e remunerativo. I musicisti jazz nel corso degli anni '30 e '40 spesso usavano quest'appellativo, ancora una volta come una metafora del successo che ci si aspettava dal suonare nei club di Harlem e Broadway. Quando si suonava lontano da New York, si suonava "sui rami", al contrario suonare a New York significava suonare nella "Grande Mela"! Il soprannome è stato rispolverato, dopo un periodo di silenzio, negli anni '70, quando Charles Gillet, presidente dell'ufficio del turismo, usò il termine nella campagna di promozione della città e New York City ne fece suo il simbolo di una mela rossa. Infine nel 1997 il sindaco Rudolph Giuliani ha battezzato "Big Apple Corner" l'angolo tra la 54 strada ovest e Broadway, dove John J. Fitzgerald abitò dal 1934 al 1963, per rendere omaggio al grande scrittore, in qualche modo padrino della definizione.   Grazie amici runners, grazie di cuore e ricordatevi che per corrugare la fronte si mettono in movimento ben 65 muscoli. Per sorridere solo 19. Allora, almeno per economia conviene regalare un sorriso, no???   Silvia Scrivi al Gruppo Runners

Pubblicato da PPerini | Commenti (3)

Cita il post nel tuo blog     Segnala il post     Aggiungi su del.icio.us     Aggiungi su digg.com     Aggiungi su Google     Aggiungi su Yahoo     Aggiungi su Technorati     Aggiungi su Badzu     Aggiungi su Facebook     Aggiungi su OKNOtizie     Aggiungi su Twitter     Aggiungi su Windows Live     Aggiungi su MySpace     Aggiungi su FriendFeed

Viewing all articles
Browse latest Browse all 10

Trending Articles