Quantcast
Channel: Medina e Sport
Viewing all articles
Browse latest Browse all 10

Capitolo 5- La legge di Murphy...

$
0
0

  La scorsa settimana, mentre io e il mio gruppetto eravamo in giro per il Parco Sempione a provare di domare le articolazioni degli arti inferiori e magari anche l'apparato cardio-circolatorio, ci siamo imbattuti in un simpatico vecchietto sportivo che ci ha invitato ad un allenamento "strong" il giorno successivo. Noi, giovani rampanti, presi da un attacco di tenerezza misto alla curiosità di vedere come un omino di circa ottantanni, con tanto di tenuta ginnica, bandana dai colori sgargianti indossata, scarpette ASICS strausate (a proposito, sapevate che ASICS sta per ANIMO SANO IN CORPORE SANO?) che dimostravano il masticare della materia, abbiamo deciso di accettare la sfida. Alle 9 in punto della domenica mattina ci siamo trovati davanti all'ingresso dell'Arena ansiosi di incontrare il nostro personal trainer occasionale.. Corsettina di riscaldamento, stretching dei flessori e dei polpacci ed eccolo dall'orizzonte spuntare il nostro amico corridore.   "1, 2.." Si parte. Lui si allena tutti i giorni. Li' al Parco. Ha perso la moglie circa due anni fa. E da allora dice che lo sport gli occupa la mente, sta bene. Naturalmente ci ha confessato che un bicchiere di vino rosso al giorno fa bene al cuore. Le attività sportive, oltre a rafforzare il nostro corpo, si sa, è anche un modo per scaricare lo stress, divertirsi, stare bene con noi stessi. Suscita divertimento, benessere e autostima: stati d’animo positivi per la mente. Una ricerca statunitense ha determinato che basterebbero 20 minuti di esercizio al giorno per mantenere il nostro equilibrio biologico. Gli esercizi consigliati sono di tipo aerobico che incrementano la capacità respiratoria, l’ossigenazione dei tessuti e la resistenza alla fatica. Il benessere fisico, maggiore rispetto a chi non pratica attività sportive, determina una maggiore resistenza contro le malattie e una sensazione di benessere generale e di fiducia nelle proprie possibilità fisiche e psicologiche. Torniamo al vino rosso e al nostro ometto. Dopo circa 10 minuti di corsetta lenta il nonno ha accelerato come un dannato e vi giuro, senza alcun problema, tutto il gruppo ha accelerato. Dopo circa 30 minuti il nostro nonnetto si ferma, mi guarda mi dice: "Una sciarpa rossa? Ma a maggio non ti sembra esagerato correre con la sciarpa?". Ecco, era la mia lingua. Abbiamo ripreso di gran lena la corsa e dopo 10 minuti l'ometto ha accelerato. Il gruppo con immensa fatica ha accelerato. L'ometto ci ha portati in posti fantastici, ci ha mostrato luoghi immensi, prati sconosciuti, sentieri nascosti. Ci siamo resi conto che potevamo farcela, saltelli, balzi, allunghi, sorrisi, chiacchere, ormai eravamo entrati nel mondo della vera corsa, non serviva l'I-pod, c'era il gruppo vero, quello che ti fa andare avanti, nonostante la fatica. Nonostante le gambe ti dicano di fermarti. Ad un'ora dalla partenza ecco intravvediamo da lontano il cancello di ingresso del parco, è ora di salutarci, è stato fantastico, emozionante, o almeno credo.. Non lo so, dai racconti che mi hanno fatto i 2 sopravvissuti è stato davvero fantastico il giro.. E si, io non sono tra i 2 sopravvissuti, dopo la prima accelerata il gruppo ha si accelerato, ma poi ha frenato, ha inchiodato, ha messo la retro e ha parcheggiato davanti al chiringuito che vende spremute all'arancia, gustate mentre osservavamo l'allontanarsi del vecchietto tutto muscoli. Il gruppo di 20 persone ha abbandonato il nonnetto usando scuse vergognose: le stringhe slacciate, il colpo di tosse, la distorsione di caviglia, l'ape assassina, l'invasione di locuste... Ci mancava il funerale del nonno come scusa come quando al Liceo la prof interrogava.. Morale: Non ci sono piu' gli uomini di una volta. Ce n'è uno e se lo volete incontrare dovete andare a correre al Parco Sempione. Chi riesce a raggiungerlo è bravo.   Beh, la legge di Murphy? Dov'è? Non c'è nessuna legge di Murphy, ma il titolo è abbastanza curioso e suscita interesse. Vi giuro che troverò una legge di Murphy da scrivere e deciderò allora il titolo approppriato. Però, per dovere di informazione vi lascio ciò che ho trovato su Wikipedia riguardante proprio la legge di Murphy.   Silvia.   Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.   La Legge di Murphy è un insieme di detti popolari nella cultura occidentale, a carattere ironico e caricaturale. Si possono idealmente riassumere nel primo assioma, che è in realtà la "Legge di Murphy" vera e propria, che ha dato il titolo a tutto il pensiero "murphologico": « Se qualcosa può andare storto, lo farà. » Il fortunato autore e stilatore della summa sulla "murphologia" è Arthur Bloch. Si tratta di un compendio di frasi umoristiche il cui intento è essenzialmente quello di deridere ogni negatività che il quotidiano propone. Il meccanismo è ogni volta lo stesso: immagini e scenette frustranti, nelle quali è facile per molti ritrovarsi, vengon descritte da Bloch con frasi didascaliche, confezionate spesso e volentieri in forma statistico-matematica, così da liberare il vissuto dal contingente, dal personale, e donargli un adito di "validità universale", nei fatti tuttavia inesistente. Negli Stati Uniti la legge di Murphy è talmente famosa da trovare posto nel Funk and Wagnalls Standard College Dictionary.   Nel suo primo libro, viene citato come originale postulatore tale Edward A. Murphy Jr, ingegnere dell'Aviazione Americana. Nulla di certo è noto di questa figura. Edward A. Murphy Jr. pare fosse uno degli ingegneri degli esperimenti con razzo-su-rotaia fatti dalla US Air Force nel 1949 per testare la tolleranza del corpo umano all'accelerazione (USAF project MX981). Un esperimento prevedeva un set di 16 accelerometri montati su diverse parti del corpo del soggetto. C'erano due maniere in cui ciascun sensore poteva essere incollato al suo supporto, e metodicamente qualcuno li montava tutti e 16 nella maniera sbagliata. Murphy pronunciò la sua storica frase, « se ci sono due o più modi di fare una cosa, e uno di questi modi può condurre a una catastrofe, allora qualcuno la farà in quel modo. » che fu riportata dal soggetto del test (il maggiore John Paul Stapp) a una conferenza stampa pochi giorni più tardi.

Pubblicato da PPerini | Commenti

Cita il post nel tuo blog     Segnala il post     Aggiungi su del.icio.us     Aggiungi su digg.com     Aggiungi su Google     Aggiungi su Yahoo     Aggiungi su Technorati     Aggiungi su Badzu     Aggiungi su Facebook     Aggiungi su OKNOtizie     Aggiungi su Twitter     Aggiungi su Windows Live     Aggiungi su MySpace     Aggiungi su FriendFeed

Viewing all articles
Browse latest Browse all 10

Trending Articles